Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Importo appalto

Soglie comunitarie - Quinto in più
QUESITO del 15/02/2007

Vi faccio una domanda che riguarda l'art. 11 del R.D. n. 2440 del 1923. In particolare vi chiedo in merito al comma 1 quali siano le modalità di applicazione e, alla luce della nuova normativa (D.Lgs. 1653/2006), se si possa ancora applicare. Nella sostanza la questione è questa: se si effettua l'affidamento diretto di un servizio (in quanto lo stesso ha un costo che non supera il limite di € 20.000,00 di cui all'art. 125 del nuovo codice degli appalti), ma poi nel corso di esecuzione del contratto ci si accorge di un necessario aumento delle prestazioni oggetto del servizio, si può (fino ad un quinto del prezzo di appalto) tranquillamente proseguire e completare quanto pattuito in sede di affidamento diretto?

Importo appalto - Lavori in economia
QUESITO del 26/04/2006

Si chiede se l’importo per lavori in economia, di cui all’art. 153 del D.P.R. 554/1999 deve interpretarsi come importo non soggetto a ribasso sia in sede di gara che nella determinazione dell’importo contrattuale. Si chiede, inoltre, se nel caso in cui il bando di gara preveda come “importo non soggetto a ribasso” esclusivamente quello relativo ai costi per la sicurezza, sia possibile accettare un’offerta che esclude dal ribasso anche gli importi relativi a lavori in economia, previsti dal capitolato speciale (allegato al bando di gara) come non soggetti al ribasso ai sensi dell’art. 153 del D.P.R. 554/1999.

Pubblicità - Importo appalto
QUESITO del 01/04/2007

Questo ente intende bandire un cioncorso di progettazione a due fasi ai sensi dell'art. 109 c.1 del D.Lgs 163/2006. atteso che il monte premi ammonta a 10.500 Euro di cui 6.000 al vincitore . Nel caso di bando aperto ,si chiede se è sufficiente la pubblicazione del bando all'albo comunale, quali siano gli obblighi di pubblicazione ? Qualora il bando sia a procedura ristretta è opportuno effettuare un prebando per individuare i professionisti da invitare ?

un concorso di progettazione in cui: complessivo premi pagati euro 90.000,00 importo lavori 8.700.000,00 nel bando esclusa aggiudicazione al vincitore delll'appalto di servizi. il suddetto concorso è da considerare sotto o sopra soglia comunitaria? quale norma si deve applicare intema di pubblicita' e computo termini (ricevimento domanda, ricevimento offerta)?

Lavori in economia - Importo appalto
QUESITO del 29/06/2007

In riferimento ai lavori in economia e relativo regolamento, si chiede come devono essere interpretati i limiti economici previsti dall'art. 125 del codice, cioè se gli importi di € 200.000, l'importo di € 100.000 per le manutenzioni, di € 40.000 per affidamento diretto, di € 211.000 per forniture, ecc. sono da intendersi come importo dei lavori a base d'asta oppure il totale complessivo della spesa (lavori, IVA, spese tecniche, ecc.).

Ai fini dell'inserimento di un opera pubblica nel programma triennale dei lavori pubblici si ritiene che la soglia di € 100.000,00 sia riferibile esclusivamente all'importo dei lavori a base d'asta con esclusione, quindi, delle somme a disposizione dell'Amministrazione (IVA, spese tecniche lavori in economia esclusi dall'appalto ecc.). È corretta detta interpretazione?

Rup - Importo appalto
QUESITO del 02/03/2008

Tenuto conto che il 4° comma, art. 7 del D.p.r. 554/’99 separa le funzioni di RUP da quelle di progettista o D.L. nell’ipotesi di interventi il cui importo superi i 500.000 euro; Tenuto conto che il vigente Codice dei Contratti/D.Lgs. 163/’06 non prevede ne all’art. 10, né all’art. 119 la precennata soglia dei 500.000 euro, ma diversamente rinvia al futuro regolamento lo stabilire le tipologie egli importi massimi per i quali il RUP può coincidere con D.L. ; chiedesi cortesemente se nelle more della promulgazione del predetto regolamento afferente il D.Lgs. 163 debba continuare impiegarsi la soglia dei 500.000 euro e chiedesi altresì se la cifra dei 500.000 euro debba intendersi relativa all’importo dei lavori o all’importo comprensivo delle somme in amministrazione

Importo appalto
QUESITO del 29/09/2009

Nel calcolo dell'importo da porre a basa d'asta per il servizio di gestione di abbonamenti a periodici e acquisto di pubblicazioni è necessario tener conto oltre che del "costo di agenzia" anche dell'importo degli abbonamenti a periodici esteri e delle pubblicazioni che si prevede di acquistare nel periodo di validità contrattuale oppure, al contrario, si deve sviluppare la base d'asta solo sul "fee" d'agenzia? L'art. XX del D. Lgs. 1623/2006 e s.m. stabilisce che il calcolo deve essere effettuato sulla base dell'importo effettivamente "pagabile". Si può considerare pagabile l’importo relativo alla gestione del servizio poichè l'importo dell'abbonamento/pubblicazione viene rimesso dall'Istituto all'Agenzia affidataria e da quest'ultima all'editore oppure deve considerarsi pagabile l’intero importo comprensivo sia del costo di agenzia che del costo di copertina delle pubblicazioni?

Gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione, riscossione ed accertamento dell’imposta comunale di pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni per nr. X anni. L’aggiudicataria della gara, dall’importo che incassa, si prende un aggio e versa la differenza (tra l’incassato e l’importo dell’aggio) al Comune, garantendo, comunque, al Comune, indipendentemente dall’incassato, un versamento minimo annuo. Come si determina il valore stimato della concessione ? 1) Applicando l’aggio massimo a base di gara all’incasso presunto annuo e moltiplicando il risultato per il numero di anni dell’affidamento del servizio in concessione OPPURE 2) Considero il minimo annuo di incasso che il concessionario deve garantire al Comune e lo moltiplico per il numero di anni dell’affidamento del servizio in concessione OPPURE Devo fare la somma tra 1) e 2) o devo applicare un altro criterio ?

INDICAZIONE SUBAPPALTATORE
QUESITO del 11/06/2015

L'art. 29 comma 12 lett. A.3 del D.Lgs 163/2006 stabilisce che il valore da assumere come base di calcolo stimato per l'appalto è dato per la progettazione da: onorari, commissioni da pagare e altre forme di remunerazione. A riguardo si chiede se il contributo C.N.P.A.I.A. del 4% relativo ad oneri previdenziali, va incluso od escluso dall'importo oggetto di appalto inerente la progettazione? Distinti saluti.

Il Comune intende appaltare la gestione dei servizi educativo ed ausiliaro presso il nido d'infanzia comunale. Il valore dell'appalto, a base di gara, considerate le disponibilità finanziarie, è molto basso: da indagini di mercato, presumibilmente, in caso di aggiudicazione, il valore offerto non consentirebbe alla ditta appaltatrice di coprire tutti i costi gestionali. L'Amministrazione intende far pubblicare comunque il bando. In caso di parere tecnico negativo espresso dal responsabile del servizio sulla delibera di Giunta comunale di indirizzo, il responsabile stesso potrebbe essere costretto a diventare il R.U.P. e a firmare il bando? Il R.U.P. che emana un bando simile potrebbe incorrere in qualche responsabilità?

Si chiede, al fine del CIG di gara da prendere su ANAC (SIMOG), se lo stesso debba già ricomprendere anche l'ipotesi del 5° d'obbligo ai sensi dell'art. 106 comma 12 Grazie

Si chiede di conoscere se per l'affidamento di servizi sociali il comune (iscritto all'AUSA) può gestire autonomamente la gara per importi fino a € 750.000, mediante procedura negoziata ai sensi dell'art. 36, comma 2, lett. b), del Codice appalti.

L'Amministrazione Comunale di Lavagna intende affidare la gestione di un impianto sportivo (bocciodromo). L'analisi del competente Servizio comunale ha determinato come priva di rilevanza economica la gestione dell'impianto in questione. Ai sensi della Delibera ANAC n. 1300 del 14 dicembre 2016 detta gestione si configura come appalto di servizi. Quesito: tenendo conto che l'affidamento prevede: 1. la corresponsione da parte dell'aggiudicatario di un canone in favore del Comune (canone oggetto di rialzo in sede di offerta) 2. la realizzazione di investimenti sulla struttura esistente a carico dell'aggiudicatario sulla base diinterventi già definiti dal Comune e di un importo già stimato, da realizzarsi nella durata prevista dell'appalto 3. la possibilità da parte dell'aggiudicatario, di realizzare ulteriori investimenti nella struttura , consentendo in tal modo di ottenere un ulteriore periodo (già stabilito negli atti di gara)di affidamento rispetto alla scadenza prevista In considerazione di quanto sopra, si chiede quali siano le modalità di determinazione del valore dell'appalto, in particolar modo ai fini dell'acquisizione del CIG.

Argomenti:

Sarei grato di sapere se l' importo dello SMART GIG deve essere uguale all' importo del contratto o può essere superiore. Ringrazio anticipatamente. Distinti saluti. Diego Ducco - Assistente Gare e Contratti - Azienda Mobilità e Trasporti di Genova

Con riferimento al valore di acquisizione CIG e conseguentemente al valore ex art 35 Dlgs 50/2016 non mi è chiara la determinazione n. 9/2010 di AVCP (ora Anac) così come ripresa anche dall'Allegato 43 del Bando Servizi Mepa. In particolare parrebbe che non dovrebbe essere considerato nel valore dell'appalto l'importo dei voucher sociali erogati e dunque il valore dell'appalto dovrebbe essere esclusivamente la commissione applicata. Esempio: voucher 200.000,00 euro (non soggetto ad iva). Commissione massima a base gara 8% (soggetto iva). Valore appalto secondo ANAC e Mepa = 16.000,00 euro. cauzione contratto = 1.600 euro In astratto potrebbe essere preso uno smartcig e pure si potrebbe fare affidamento diretto. E' corretto? come si relaziona questo al rispetto della traccibilità dei flussi finanziari e del rispetto art 48 bis DPR 602/73 (verifica inadempimenti)?

In scadenza dell'attuale servizio di X, un'Amministrazione intende avviare una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando, per la stipula di un contratto ponte, funzionale all’attivazione di Convenzione da parte del Soggetto Aggregatore per il Servizio X, per merceologia vincolata dal DPCM 24/12/ 2015. Si intende affidare per i 3 mesi previsti dal soggetto aggregatore per la conclusione della propria procedura (€ 50000)+EVENTUALI ulteriori 3 mesi (€50000), ai sensi dell’art. 106, c. 11, D.lgs 50/2016, in caso di ritardo della procedura del soggetto aggregatore. Oneri della sicurezza: 250 euro. Quale formulazione è corretta? a)l’importo da porre a base di gara è di € 100000 (€ 50000 per il periodo base di tre mesi e € 50000 per l’eventuale rinnovo), esclusi oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari a € 250, IVA esclusa. b)l’importo da porre a base di gara è di € 50000, esclusi oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari a € 250 , IVA esclusa; l’importo complessivo stimato, ai sensi dell’art. 35 Dlgs 50/2016 è pari a € 100250 (importo totale pagabile al netto dell'IVA, comprensivo degli oneri della sicurezza e dell’eventuale proroga). c)altro

Richiesta chiarimenti in merito al parere n. 907 - corretta procedura di gara con rinnovo contrattuale.

A seguito di quanto espresso col parere in oggetto, si chiede se sia invece possibile effettuare una procedura negoziata tramite RdO MEPA, con le seguenti caratteristiche: servizio di pulizie per il biennio 2022/2023 con valore a base di gara pari ad euro 107.000 + IVA con eventuale opzione di rinnovo per il biennio successivo ad insindacabile discrezione della SA; valore massimo complessivo dell'appalto pari ad euro 214.000 + IVA ossia il limite massimo stabilito dalla soglia comunitaria. Sarebbe possibile attuare tale procedura?

Nell'ambito dell'affidamento di un servizio di architettura ed ingegneria si chiede se il costo relativo all'inarcassa debba essere conteggiato all'interno della soglia per determinare la tipologia di procedura da adottare (Es. entro gli euro 75.000 + IVA per l'eventuale affidamento diretto e/o più celere richiesta di preventivi oppure entro gli euro 214.000 + IVA per una procedura negoziata senza bando con invito di almeno 5 OE). In sintesi tali importi dell'imponibile, previsto dalla L. 120/20 relativamente ai servizi in parola, sono da ritenersi INARCASSA ed IVA esclusi? Magg. Filippo STIVANI.

Questo Ente ha programmato per il 2020, nel programma biennale 2020/2021, l'acquisto di una fornitura del valore complessivo di euro 200.000,00 da appaltare unitariamente ed inserita in un'unica riga del programma con l'assegnazione del relativo CUI (avvio della procedura di affidamento previsto nel 2020).
Seguendo le Istruzioni di Itaca per la Redazione del Programma, paragrafo 6 - Ripartizione degli importi il predetto importo di euro 200.000,00 è stato ripartito in base alla distribuzione effettiva o prevista della spesa fra le diverse annualità del bilancio sulla base del criterio di competenza: euro 100.000,00 (2020), euro 100.000,00 (2021).
Di fatto la fornitura è stata affidata nel 2020.
Secondo l'art. 7 del DM 14/2018 non è riproposto nel programma successivo (nel nostro caso 2021/2022) l'acquisto di una fornitura per il quale sia stata avviata la procedura di affidamento.
Si chiede, pertanto, di conoscere se nella programmazione 2021/2022 l'intervento scompare del tutto (nel senso che non è riproposto) o deve rimanere, mantenendo lo stesso CUI, per la sola quota 2021 (euro 100.000,00) anche se già affidato?

L'art. 113 -bis del codice dei contratti statuisce al comma 4, secondo periodo che "Le penali dovute per il ritardato adempimento sono calcolate in misura giornaliera compresa tra lo 0,3 per mille e l'uno per mille dell'ammontare netto contrattuale".
Considerato che può verificarsi che in corso di esecuzione dell'appalto siano approvate varianti in aumento e/o in diminuzione che modificano l'importo del contratto, con la presente si chiede se la penale vada sempre e comunque calcolata in relazione all'importo netto contrattuale iniziale o se vada calcolata considerando l'importo netto contrattuale così come rideterminato a seguito dell'approvazione delle varianti in aumento e/o in diminuzione.

ART. 3 DL 76/2020
QUESITO del 07/10/2021

L'art. 3 DL 76/2020 stabilisce in merito alle verifiche antimafia che "qualora la documentazione successivamente pervenuta accerti la sussistenza di una delle cause interdittive, le stazioni appaltanti recedono dai contratti, fatti salvi il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite."
Cosa significa "nei limiti delle utilità conseguite"? che la stazione appaltante deve detrarre il cd. utile di impresa dalle somme da pagare (come accade nel caso di debito fuori bilancio)?

Argomenti:

Si chiede riscontro ai seguenti temi relativi ad una gara di lavori che prevede l'opzione di ripetizione ai sensi dell'art. 63, comma 5 del D.Lgs. 50/2016.

1) é corretto dire che la qualificazione-SOA ai fini della partecipazione all'appalto inziale non debba tenere conto dell'importo della ripetizione (cosi parrebbe dalla lettura di TAR Milano 494/2021)?

2) Visto che l'art. 59, co. 1 del Codice fa anche riferimento alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara (purchè sussistano i presupposti previsti dall'articolo 63), è possibile utilizzare l'opzione di cui all'art. 63, co. 5 del Codice in una procedura negoziata ex art. 1, co. 2, lett. b D.L. 76/2020 ?

3) Nel caso in cui i lavori a base dell'appalto iniziale siano afferenti a 2 categorie SOA i lavori analoghi di cui all'art. 63, co. 5 devono necessariamente riferirsi ad entrambe le categorie dell'appalto iniziale o possono riferirsi anche ad una sola di esse?

4) sarebbe possibile che i lavori analoghi si riferissero ad una categoria diversa rispetto a quelle dell'appalto iniziale ? in caso di risposta affermativa il concorrente dell'appalto iniziale dovrebbe quindi necessariamente qualificarsi anche per le categorie dell'opzione ?

Grazie per la cortese risposta

L’art. 35 comma 11 del D.Lgs. 50/2016 e smi deroga, in caso di appalto misto, le previsioni normative contenute nei commi 9 e 10 del medesimo articolo risultando però di difficile comprensione. Si chiede pertanto di fornire conferma alla sua corretta interpretazione, in riferimento al seguente esempio pratico: unica gara d’appalto misto (Es.: tramite RdO MEPA) suddivisa in tre lotti, il cui VALORE STIMATO POSTO A BASE DI GARA al netto dell’IVA è pari ad € 1.160.000 di cui € 900.000 per lavori (lotto 1), € 75.000 per la fornitura di beni (lotto 2) ed € 70.000 per servizi (lotto 3). A seguito della presentazione delle offerte, parrebbero quindi concretizzarsi due distinte possibilità: CASO 1 – a seguito della presentazione di offerte a ribasso oppure con un RIALZO MEDIO entro il limite del 20%, il valore complessivo dei tre lotti aggiudicati risulterebbe inferiore alla soglia di € 1.392.000 (pari ad € 1.160.000 base di gara stimata + 20%); in tale condizione, la norma parrebbe prevedere la possibilità di divenire ad una distinta aggiudicazione per ciascuno dei tre lotti. CASO 2 - a seguito della presentazione di offerte con un RIALZO MEDIO in misura maggiore del 20% citato dalla norma (Es.: 22%), il valore complessivo dei tre lotti aggiudicati sarebbe SUPERIORE al limite di € 1.392.000 (pari ad € 1.160.000 base di gara + 20%). Cosa accadrebbe in tale situazione? Qualora l’interpretazione sinora esposta, relativa al predetto comma 11 risulti invece errata, si chiede di correggerla tramite l’utilizzo di un esempio pratico. Ten. Col. Filippo STIVANI.

Nell'ambito dei progetti PNRR si vuole procedere all'affidamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica per appalto integrato, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione lavori. Ai fini della definizione della metodologia di gara e quindi dell'importo totale dei servizi oggetto di affidamento deve essere considerato anche l'importo della progettazione definitiva ed esecutiva che stanno dentro l'appalto integrato? In altre parole, se con gli incarichi di cui al primo periodo stiamo sotto 139.000€ possiamo procedere con l'affidamento diretto ex art.1 comma 21 lettera a) della L.120/2020 come da ultimo modificata dalla L.108/2021? Oppure, dato che gli affidamenti di cui al primo periodo sommati con le prestazioni del definitivo ed esecutivo all'interno dell'appalto integrato, superano i 139.000€ dobbiamo procedere con la procedura negoziata? Grazie per il contributo